Mauro Rivieri e Gian Luca Brunetti, rappresentanti del movimento Indipendenza di Massa-Carrara, esprimono serie preoccupazioni in merito alla correttezza delle bollette Tari inviate ai cittadini. Secondo quanto segnalato, la Master Srl, società partecipata dal Comune di Massa, sarebbe responsabile dell’invio di cartelle con importi errati e gravosi. In risposta a questa situazione, Rivieri e Brunetti esortano i cittadini a controllare attentamente le bollette ricevute, ponendo interrogativi sulla gestione dei dati da parte della Master Srl e sulla trasparenza nel calcolo della tassa sui rifiuti.
Critiche al calcolo della Tari e alla gestione dei dati
Rivieri e Brunetti evidenziano che la Master Srl dovrebbe basare i calcoli della Tari su dati forniti dall’ufficio anagrafe del Comune di Massa. Questi dati includono informazioni cruciali come residenza, numero di componenti familiari, dimensioni delle abitazioni, oltre a dati su immigrazioni, emigrazioni, decessi, matrimoni e divorzi. Il movimento si interroga sul perché la Master Srl non acceda a questi registri, che dovrebbero essere aggiornati in tempo reale. Inoltre, sollevano dubbi su possibili vantaggi derivanti da questa situazione, ipotizzando che si possa trattare di un tentativo di compensare la mancata riscossione della tassa sui marmi. Le segnalazioni di bollette errate, calcolate con coefficienti non validi e addebiti per abitazioni non più di proprietà, intensificano le preoccupazioni di Rivieri e Brunetti, che sottolineano anche gli aumenti ingiustificati della tariffa Tari, nonostante il degrado e la sporcizia che affliggono la città di Massa.
Verifiche necessarie e esposto alla Procura
Il movimento invita i cittadini di Massa a esaminare scrupolosamente le bollette Tari prima di procedere al pagamento, suggerendo di consultare professionisti esperti per assistenza. Inoltre, è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica, richiedendo un’ispezione presso gli uffici della Master Srl a Massa. L’obiettivo è accertare quanti cittadini siano stati danneggiati da questi errori e se la responsabilità sia da attribuire a scarsa professionalità o ad altre cause. Rivieri e Brunetti insistono sulla necessità di fare chiarezza su queste problematiche, che gravano ulteriormente sull’economia delle famiglie già in difficoltà.